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Sante Monachesi
( Macerata 1910 –
Roma 1991) Nel 1932 fondatore del "Movimento Futurista nelle Marche",
attratto dai nuovi materiali e ispirato dalla conquista dell'uomo
dello spazio, seguirà la sua ricerca di pittore e scultore nella
definizione dei nuovi orizzonti dell'arte. Artista eclettico,
frequenta la Scuola d’arte professionale a Macerata, dove apprende la
tecnica dell’incisione su legno, deve la sua formazione di scultore al
maestro De Angelis.
Negli anni trenta aderisce al movimento di
Aeropittura Futurista, fondando con Tano e Peschi “il Gruppo
Futurista U. Boccioni” , nel contempo collabora con diverse testate
giornalistiche come illustratore e frequenta un corso del Centro
Sperimentale di Cinematografia a Roma, dove si trasferisce a
partire dagli anni quaranta.
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E' l'inizio di una serie di mostre importanti:
nel 1938 alla Biennale di Venezia, nel 1936 alla Esposizione
Universale di Parigi con pitture astratte e a New York e nel 1939 alla
Quadriennale di Roma. Dopo l'esperienza futurista, la sua pittura
degli anni '40 e '50 sarà caratterizzata da larghi piani cromatici e
sintetiche profilature. Estende la sua ricerca pittorica in ambito
Espressionista e Fauve. Sempre attratto dalla ricerca di nuovi
materiali, negli anni '60 scopre la gommapiuma e il
polimetilmetacrilato. In sintonia con queste nuove scoperte e ispirato
dalla conquista dell'uomo dello spazio e della sconfitta della forza
di gravità, fonda nel 1962 il "Movimento Agravitazionale" AGRA’, con
pubblicazione sistematica di manifesti fino al 1970. Un movimento in
cui l'utopia diventa credibile espressione estetica. Nel primo
manifesto, del 1964, afferma: “Noi proponiamo una vita ANTIGRA’ per
tutti i giovani e vecchi di tutto il mondo. Un rinnovamento ANTIGRA’
per la vita della coscienza dell'uomo moderno del presente creatore
nella sensibilita' vergine e nuova. Antimistificazione: Siamo per una
vita poetica e creatrice oltre il sesso e oltre il genio rivelatore
della scienza della meccanica e della cibernetica . Siamo per una
politica creativa nella vita, per un una economia nuova e
antigravitazionale la quale per il mondo oltre la morte e la prigione
delle nuove generazioni condannate a vivere all'infinito di maniera.
Uscire dalla nevrosi ossessiva creata da questo nostro tempo di
rapina.”
Fino alla morte , nel 1991, continuerà la
personale ricerca di pittore e di scultore nella definizione di nuovi
orizzonti dell'arte. La sua lunga carriera è costellata di numerose
mostre sia in Italia che all'estero. Si ricordano , inoltre le
retrospettive ad Istanbul, Salonicco , Washington, Ottawa, Tokio -
Sapporo, New York, Parigi, Tallin, La Valletta.
BIBLIOGRAFIA: F. Desideri, Architettura di S.
Monachesi, ed. Margutta Duemila, Roma 1958; E. Villa, Sante Monachesi
in “Carte Segrete” n.5, Roma 1969; a cura di S. Papetti, Monachesi.
Gli anni Quaranta e Cinquanta, catalogo mostra Civitanova Marche, ed.
Federico Motta 1999; a cura di I. Tomassoni, Palazzo Ricci a
Macerata, ed. Carima Servizi, Macerata 1998.
ESPOSIZIONI: Ancona, Galleria dei Portici,
1970, Sante Monachesi; Milano 1982, Palazzo Reale Anni Trenta . Arte
e Cultura in Italia; Civitanova Marche, 1999,Chiesa di S. Agostino,
Monachesi. Gli anni Quaranta e Cinquanta.
MUSEI CHE CONTENGONO LE SUE OPERE: Collezione del
‘900 Italiano di Palazzo Ricci a Macerata