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Pittore e
scultore autodidatta, seguì
corsi di filosofia e per vari anni visse in clausura monastica.
Testimonianze
della sua arte si trovano anche negli affreschi e nelle vetrate
della chiesa di Santa Giulietta S. Colombano di Pavia, dove il suo
racconto figurativo astratto è fatto di luci, colori di spazi e di
ritmi.
Si
dedicò alla pittura con grande trasporto, prediligendo la tecnica
ad olio.
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I suoi
dipinti ,caratterizzati da cromatismi accesi, talvolta stridenti, si
sviluppano in composizioni pseudo-cubiste in cui le campiture di
colore puro creano una dialettica che si proietta fuori dalla tela.
Autore
prolifico, ebbe il suo periodo d’oro a cavallo degli anni ’70
quando la sua fama varcò i confini regionali
Dopo
anni di immeritato oblio le sue opere stanno nuovamente ritrovando
l’interesse del pubblico più raffinato.
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